nicola morandini

Le Spiagge Bianche e il Cubo

date » 04-06-2018 22:57

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tags » Christian Martinelli, Mauro Podini, Helios, The Cube, Rosignano Solvay, Confini,

Un fine settimana anomalo e surreale, in compagnia di Christian Martinelli e di Mauro Podini. L'occasione è quella di girare un breve cortometraggio sull'attività fotografica di Christian, in particolare il lavoro che lo ha portato a compiere il periplo delle coste italiane in compagnia del cubo, una sorta di camera oscura in formato gigante di 8 m3 che lo accompagna nel suo stile di vita itinerante. Il cubo è anche un’opera in sé, che tutto specchia e in essa si specchia. Le fotografie di Christian, proprio grazie a questo particolare dispositivo, sono tutti pezzi unici e in scala reale 1:1. L’iperdefinizione delle immagini è dovuta all’impiego di una carta fotografica rara prodotta sin da 65 anni fa oggi non più disponibile sul mercato.
Collocare il cubo nelle Spiagge bianche di Rosignano Solvay può regalare effetti molto particolari.
L'insolito colore della sabbia, motivo per cui la spiaggia viene paragonata alle coste tropicali, è conseguenza di anni di lavorazione e degli scarichi di carbonato di calcio da parte di un impianto del gruppo Solvay, situato a Rosignano Solvay, a circa un chilometro dalla costa. La sodiera, che risulta essere la più grande d'Europa,venne costruita nel 1912 nei pressi della spiaggia, cominciando la sua attività nel 1914, producendo, oltre il carbonato di sodio, acqua ossigenata, polietilene, cloruro di calcio, bicarbonato di sodio e acido cloridrico. A causa degli scarichi della Solvay, che includono vari inquinanti (tra cui un tempo anche il mercurio rilasciato in lavorazione attraverso l'impianto di elettrolisi del cloruro di sodio), le Spiagge Bianche sono tra le più inquinate d'Italia e la pesca nelle acque limitrofe è estremamente ridotta. Ciononostante, le Spiagge Bianche rimangono comunque una delle mete balneari più frequentate della Toscana.

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Corti_circuiti sul Giornale di Brescia

date » 09-02-2018 08:39

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"Prendi un chilometro quadrato: puoi stare certo che lì, ovunque tu sia, troverai qualcosa di esteticamente accattivante. E potrai scattare. Questo è ciò di cui è convinto Nicola Morandini, fotografo bresciano residente a Merano che fino al 28 febbraio, espone le sue opere allo studio d'architettura Dodici (via Quarto dei Mille 7, in città). "Soltanto un chilometro" esplora, come da titolo, le possibilità di scatto in una piccola porzione di territorio. Nei suoi lavori, tutti eseguiti in Romagna, le forme geometriche (l'incrocio, il bivio e la biforcazione) scaturiscono da elementi del paesaggio, dai colori tenui rinchiusi in cornici di dimensione ridotta (25x25). Piccoli anche i lavori in analogico della seconda serie, "Guardrail", una riflessione sull'elemento stradale che diviene astrazione. Dopo una prima immagine esplicativa, il freddo guardrail diventa irriconoscibile ed evocativo, e rimanda a qualcos'altro di decisamente più sentimentale rispetto all'impersonale pezzo di ferro sul ciglio della strada. Nella terza selezione due grandi scatti della serie "Merano mon amour", lavoro commissionato dall'omonima città a tre fotografi residenti ma non autoctoni. Uno sguardo laterale sui luoghi in cui si vive, che Morandini ha interpretato mutando il significato di ciò che vedeva. Le cassette di mele impilate diventano una parete da scalare, mentre la curatissima pensilina dell'autobus si trasforma in una accogliente sauna. La mostra è visibile su prenotazione allo 030.8373702 in orario di apertura dello studio (info www.dodiciarchitettura.it)."
Sara Polotti - Giornale di Brescia di Venerdi 09.02.2018

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corti_circuiti

date » 30-11-2017 22:10

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tags » dodiciarchitettura,

Venerdì 15 dicembre dalle ore 18:30 alle ore 21:30
DODiCI Architettura
Via Quarto dei Mille, 25128 Brescia
L’approfondimento artistico che quest’anno lo Studio DODiCI propone all’interno dei propri spazi riguarda il paesaggio, materia con la quale il mestiere dell’architettura si cimenta ogni qual volta il progetto richieda una relazione con l’intorno. Lavorare sul paesaggio significa rapportarsi con diverse scale, esercitando quello che Simmel definiva il “sentimento della distanza” e con una materia che è viva, mutevole e connotata da una forte carica identitaria e culturale. Per illustrare questo percorso, abbiamo pensato con Nicola Morandini di proporre una selezione di tre suoi progetti fotografici: Soltanto un chilometro – 2012, Guardrail – 2012, Sudtirolo Amore Mio – 2015, accomunati dalla dimensione quotidiana del paesaggio, scevra di caratteri di eccezionalità. Corti circuiti, luoghi a portata di mano, terreno di progetto e di riflessione estetica.
La mostra resterà aperta anche nei giorni successivi, fino al 28 gennaio, negli orari di apertura dello studio.

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Intervista su FranzMagazine

date » 13-05-2017 12:46

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tags » FranzMagazine, 00A Gallery, intervista, Allegra,

Intervista di Allegra di Franzmagazine in occasione della mostra "Soltanto un chilometro", presso la 00A Gallery.

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Nicola_Morandini__il_cartografo_dell_ordinaria_straordinariet_.___franzmagazine.pdf (1.89 MB)

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17-25.06.2016 Soltanto un Chilometro

date » 15-05-2017 19:10

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tags » 00A Gallery, Camilla Martinelli, Guidi Guidi, Savignano,

Il secondo progetto espositivo della galleria meranese 00A Gallery, vedrà protagoniste dal 17 Giugno per due fine settimana, le opere del fotografo Nicola Morandini.
L'esposizione presenta una serie di 20 fotografie realizzate a Savignano sul Rubicone, una cittadina a quaranta chilometri da Forlì, in occasione di un laboratorio fotografico che Morandini ha svolto con l'artista e maestro della fotografia italiana Guido Guidi. Il progetto riguarda lo studio delle trasformazioni del territorio e impiega la fotografia come medium per esplorare la realtà assumendo un punto di vista straniante. Le fotografie sono state realizzate nel corso di due giornate nelle campagne di Savignano. Dapprima l'artista ha individuato un chilometro di un'area lontana dalle mete canoniche del turismo, scelto in via del tutto casuale consultando una mappa geografica del territorio. Successivamente, senza reperirne informazioni preventive riguardo la geografia e la storia, si è recato sul posto per interpretarne l'essenza attraverso la fotografia. Le visioni di Morandini esplorano il territorio agricolo emiliano rilevandone gli angoli desolati e i contrasti ambientali che lo sviluppo recente ha determinato nell'area. Un'evoluzione fatta di opposti e coesistenze improbabili, di abbandono e aziende in disuso, grandi ville circondate da siepi e alti cancelli. Lo sguardo si posa a dovuta distanza sulla pianura, per godere i tratti geometrici che il dialogo tra elementi naturali e artificiali pone in campo.

Das zweite Ausstellungsprojekt der Meraner 00A Gallery, zeigt ab dem 17. Juni, für zwei Wochen die Werke des Fotographen Nicola Morandini.
Die Ausstellung präsentiert eine Serie von 20 Fotographien aus Savignano sul Rubicone, einer Kleinstadt die 40 Kilometer von Forlí entfernt liegt. Morandini nahm dort an einen Photographieworkshop von Guido Guidi, einem Meister der italienischen Photographie, teil.
Das Projekt untersucht die Transformationen des Territoriums und nutzt die Fotographie als Medium um die Realität zu erkunden indem ein fremder Standpunkt eingenommen wird.
Die Fotos sind innerhalb von zwei Tagen im Umland von Savignano entstanden. Zuerst hat der Fotograph zufällig auf einer Landkarte einen Ort gewählt der ein Kilometer von allen wichtigen touristischen Zielen entfernt liegt. Anschließend, ohne sich vorher über die Geographie oder die Geschichte zu informieren, begab er sich an exakt diesen Ort um ihn anhand der Photographie zu interpretieren. Die Ansichten Morandinis erkunden das landwirtschaftliche Grün in der Emilia und offenbaren verlassene Ecken sowie die Kontraste in der Umwelt, welche die kürzliche Entwicklung des Gebiets, hervorgebracht hat. Eine Entwicklung die aus Gegensätzen und unwahrscheinlichen Koexistenzen, Verlassenheit, aufgegebenen Bauernhöfen, großen Villen mit Einzäunungen und hohen Gittertoren, besteht. Der Blick ruht, aus der vorgegebenen Distanz, auf der Ebene, um die geometrischen Abschnitte, welche den Dialog zwischen natürlich und artifiziell ins Feld führen, zu genießen.
Camilla Martinelli

01_Nicola_Morandini__dalla_serie_Soltanto_un_chilometro.jpgInvito_mostra_Einladung_Ausstellung_Nicola_Morandini___Soltanto_un_chilometro.jpg

Esposti al SI FEST #21 i lavori realizzati nel corso del Workshop "Via Emilia - Un chilometro" con Guido Guidi

date » 13-05-2017 10:03

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tags » Savignano sul Rubicone, Guido Guidi, Un chilometro, SI FEST,

In mostra una selezione di lavori realizzati nel corso del workshop "Via Emilia. Un chilometro", condotto da Guido Guidi a Savignano sul Rubicone nel mese di giugno 2012.

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